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La nuova mobilità sostenibile

Il modello di nuova mobilità sostenibile

Una migliore mobilità è possibile. Lo dice il 15° Rapporto sulla mobilità degli italiani promosso dall’Osservatorio Audimob di Isfort che sottolinea la formazione di un nuovo modello. Il processo che si fa strada vede aumentare la quota di cittadini che si muove nel corso della giornata, effettuando però in media meno percorrenze a testa, meno lunghe e di più breve durata, spesso legate al consumo del tempo libero.

In questo scenario, che si sta profilando, è diventato sempre più importante promuovere la mobilità attiva, ovvero quella non motorizzata e dei cambiamenti sensibili ci sono stati: è una buona notizia. Spostarsi ha un costo e la scelta che si fa individualmente del mezzo di trasporto influisce anche nella vita delle altre persone, perché impatta con delle spese esterne di cui tutti ci dobbiamo far carico: costi di congestione, inquinamento, incidentalità, vivibilità dello spazio pubblico.

Meno utilizzo di auto

La macchina fa da padrone, ma il dato è in discesa e, soprattutto, aumentano le persone che sono passeggeri e che, quindi, condividono il mezzo. Cinque punti in più per chi si sposta a piedi e +2% per chi preferisce la bici. Numeri che mano a mano si stanno riavvicinando alla situazione del 2001 in cui l’auto contava per il 57,5% (oggi 58,6), chi andava a piedi per il 23,1% (22,3) e via via le altre combinazioni.

Il tradizionale rapporto è rafforzato anche dall’indagine sulla Mobilità Sostenibile Aziendale 2018 elaborato da Jojob. Grazie al car-pooling e alle altre forme di mobilità, solo tenendo conto del tragitto casa-lavoro, sono stati risparmiati tre milioni di chilometri, ben l’82% in più rispetto al 2017. Questo ha permesso di avere oltre 650mila euro in tasca, sono state tolte dalla strada 116569 auto e non sono state emesse 420 tonnellate di anidride carbonica, l’equivalente di un bosco di più di 21mila alberi. Il carpooling, ovvero la condivisione della macchina con altre persone che si recano al lavoro, ha coinvolto 2,3 milioni di persone, dipendenti di oltre 2mila aziende interessate.

L’intento della nuova mobilità sostenibile è evitare che l’auto abbia a bordo soltanto una persona e, grazie a questa pratica, il numero è salito a 2,33 di media. I fautori di questo cambiamento sono i giovani al momento, infatti il 59% delle persone sono uomini di 35 anni, mentre il restante è composto da donne con età media di 30 anni.

 

Più persone si spostano a piedi

Il carpooling non è stata la sola modalità di spostamento. Le aziende hanno incentivato pure l’utilizzo di forme alternative: spostamenti in bici e a piedi su tutti. I “ciclisti” hanno percorso 36.132 km, per un risparmio di 4.696 kg di anidride carbonica, mentre chi si è spostato a piedi, per un totale di 7.149 km ha garantito un risparmio di 927 kg.

Infine, le navette che hanno raggiunto quota 79.541 km percorsi nel 2018 per oltre 10.340 kg di anidride carbonica non emessi e quasi 16 mila euro di risparmio per i lavoratori.

In conclusione, scopriamo che andando avanti con una nuova mobilità sostenibile viviamo meglio, con meno smog, più verde e risparmiando dal punto di vista economico.

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