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Obiettivo: riduzione spreco alimentare

Sai quanto ci costa lo spreco alimentare in Italia? È una cifra spaventosa: 15 miliardi di euro all’anno, lo 0,88% del PIL. In pratica lo stesso valore di una manovra finanziaria del Governo. Noi questi soldi, in pratica, li gettiamo direttamente nella spazzatura. Un utilizzo molto discutibile.

Possiamo fare moltissimo con le nostre azioni quotidiane perché, leggi bene, l’80% degli sprechi avvengono in casa. Pane e verdure fresche sono gli alimenti che più spesso finiscono nel cestino, seguiti da bevande analcoliche, legumi, frutta fresca e pasta.

La nota positiva è che, nel tempo  e di molto. Negli ultimi quattro anni siamo passati da un italiano su due che buttava cibo nel cestino una volta al giorno a uno su cento: dal 50% all’1%. Un ottimo risultato, ma possiamo e dobbiamo fare di più.

Noi di Risparmio Virtuoso, due anni fa abbiamo promosso la campagna a Marotta, in provincia di Pesaro, “Qui buon cibo non si spreca”. Abbiamo coinvolto i ristoratori e gli albergatori della città per incentivarli a consegnare in un sacchetto alimentare speciale (che abbiamo fornito noi) le pietanze non terminate dai clienti al ristorante, come oggi sta provando a fare una start up con il suo progetto Too Good To Go. Ogni anno nel mondo si buttano via 1,3 miliardi di tonnellate di cibo, pari a un terzo della produzione globale, come rivela la Fondazione Barilla Center for Food e Nutrition. Non è possibile continuare questo ciclo niente affatto virtuoso.

 

Come ridurre lo spreco alimentare

Per portare un miglioramento possiamo adottare facili pratiche:

  • Controlla la dispensa prima di andare a fare la spesa;
  • Fai poco uso dei cibi precotti;
  • Acquista porzioni di frutta e verdura per massimo tre giorni, così da averla sempre fresca e varia;
  • Se hai cucinato più del dovuto, non accantonare le pietanze, ma congelale in vaschette mono-porzione;
  • Fai ricette con gli avanzi;
  • Quando vai al ristorante e non termini una pietanza, chiedi di portarla a casa;
  • Non lasciarti attirare dai prodotti in offerta perché in scadenza, soprattutto se latticini;
  • Dona (ad esempio al vicino) il cibo in eccesso a rischio spreco.

È importante capire che sprecare il cibo è anche dannoso per il nostro pianeta, perché stiamo buttando via, oltre al prodotto, la terra, l’acqua, i fertilizzanti necessari per il suo ciclo di produzione.

Ridurre lo spreco vuol dire contribuire a salvaguardare la nostra amata Terra.

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