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Connettività tra alti e bassi, lo stato della Rete in Italia

Si sente sempre più spesso parlare della velocità della connessione internet nelle città. Se c’è già chi spera di potersi connettere ad internet in tempi davvero rapidi a qualsiasi ora del giorno, occorre cercare di capire a che punto è arrivato il progresso in questo senso e come si evolverà. In quanto a connettività, l’Italia occupa il 91esimo posto nella classifica mondiale, dopo i Paesi in via di sviluppo, come il Ruanda. Un confronto non da poco, se si considera che avere a disposizione dei mezzi di comunicazione di qualità vuol dire favorire il progresso sotto ogni punto di vista. Vediamo come si stanno muovendo le compagnie telefoniche locali.

In testa alla classifica delle compagnie telefoniche in grado di offrire una connessione internet davvero veloce spicca Vodafone. La fibra ottica della compagnia è in grado di far viaggiare la connessione ad una velocità di 300 Mbps in download. Un vero record, se si pensa che Fastweb è in grado di offrire una connettività a 100 Mbps e Telecom Italia permette ai suoi clienti di disporre di una connessione ad appena 30 Mbps. Siamo ancora lontani ai 20.74 Mb americani, ma per gli amanti dei telefilm in streaming e dei videogiochi online, questa velocità potrebbe sembrare la più adatta a rispondere alle loro esigenze di connettività.

Connettività tra alti e bassi, lo stato della Rete in Italia

Quello di queste compagnie è solo un tentativo da parte di privati per migliorare il servizio offerto in termini di connettività. Manca tuttavia una pianificazione statale volta a incrementare la diffusione di internet veloce su tutto il territorio nazionale: alla luce di ciò, anche parlare di agenda digitale diventa inutile. Eppure, anche solo la possibilità di disporre di una connessione veloce in tutte le città d’Italia sarebbe un già valido contributo al rilancio dell’economia, permettendo alle aziende di entrare in contatto tra loro o con acquirenti internazionali. Il ritardo italiano, se confrontato al progresso degli altri Stati europei, pare inaccettabile e agire in tempo è l’unico modo per rendere l’Italia uno Stato competitivo nello scacchiere internazionale.

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