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Mercato libero: perché conviene e come muoversi per risparmiare

Il mercato libero nel settore della telefonia offre numerosi vantaggi ai consumatori finali: i benefici non riguardano unicamente l’aspetto economico, ma anche questioni più pratiche, che mettono i clienti nella condizione di poter individuare con la massima libertà e con la massima facilità ciò di cui hanno veramente bisogno.

Ovviamente, ogni mercato fa storia a sé, visto che ha delle caratteristiche specifiche e, soprattutto, e normato da regole uniche. Le tariffe nel mercato libero della telefonia sono in costante evoluzione, anche se è impossibile prevedere in maniera esatta quali saranno i cambiamenti del futuro: per esempio, negli ultimi anni la diffusione di Whatsapp e altre chat gratuite ha rivoluzionato le modalità di uso degli sms. Certo è, invece, che negli ultimi anni si è assistito a una diminuzione progressiva dei canoni medi, che spesso si è tradotta in un accorpamento in un canone solo di servizi differenti (navigazione in mobilità, sms e chiamate all inclusive). Un altro scenario che si sta diffondendo sempre di più è quello delle tariffe caratterizzate da servizi accessori, per esempio con l’abbinamento tra servizi e acquisto di uno smartphone.

Il vero punto di forza di un mercato libero è che permette agli utenti di cambiare gestori, offerte e servizi come e quando vogliono, all’insegna della più elevata flessibilità che si possa desiderare. In pratica, i consumatori hanno tra le mani un potere nettamente superiore rispetto al passato, che è quello rappresentato dalla possibilità di scelta. L’assortimento di proposte e di offerte è sempre più vasto, con nicchie coperte e grande versatilità. Per il consumatore finale, il solo compito da svolgere è quello di mettersi in cerca delle condizioni migliori che il mercato possa mettere a disposizione.

Un ulteriore merito del mercato libero nella telefonia è quello di consentire agli utenti finali di informarsi. Spesso, infatti, si spende troppo nel momento in cui si ha a che fare con tariffe e servizi con i quali non si ha una grande dimestichezza, o che comunque si conoscono poco. La conseguenza più evidente di una conoscenza non adeguata è che, non di rado, si finisce per sottoscrivere contratti di cui non si ha realmente bisogno, o che comunque non sono adatti alle esigenze da soddisfare: avere minuti gratis per chiamare all’estero è completamente inutile per chi telefona solo in Italia, per esempio. Il mercato libero cancella queste eventualità, in quanto impone la massima chiarezza e la massima trasparenza: perché è ovvio che, di fronte a un gestore che non fornisce tutte le informazioni necessarie a una scelta oculata, il consumatore è portato a rivolgersi a un gestore concorrente.

Per fare sì che nel settore della telefonia il mercato libero si riveli realmente fruttuoso per l’utente finale, in sintesi, è indispensabile individuare e stabilire con certezza i propri consumi reali ed effettivi (quante telefonate si fanno, quanto si naviga, e così via): solo in questo modo si può trovare l’offerta più in linea con le proprie necessità.

A questo proposito, sono interessanti siti web di comparazione delle tariffe, che aiutano i privati nella comprensione degli scenari e favoriscono i confronti tra proposte differenti.

I siti web si rivelano poco utili nei riguardi delle aziende, che invece hanno bisogno di una guida esperta. Il ruolo della guida (come una società di consulenza o un professionista) è necessaria per l’ identificazione del profilo di consumo senza la quale non si può fare una buona comparazione delle proposte. È inoltre fondamentale controllare che ciò che viene promesso venga rispettato (un esempio del nostro intervento in un caso aziendale è in questo video).

Continuando il confronto tra privati e aziende, i profili aziendali che  non possono usufruire al meglio delle offerte “a pacchetto” che oramai caratterizzano il mercato, sono coloro che utilizzano il telefono molto poco. In questo caso non essendo più presente una concorrenza per le tipologie di “contratti a consumo” sono costretti a prendere quel poco che il mercato riserva se non addirittura sottoscrivere un pacchetto di gran lunga sovradimensionato alle proprie esigenze.

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